Nel calendario delle iniziative dedicate al centenario dell’Expo Italo-Svizzera, la Cappella Mellerio di Domodossola ha ospitato un incontro dal titolo “Sacri Monti, patrimonio UNESCO di frontiera”, promosso dalla Fondazione Paola Angela Ruminelli con il contributo dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte.
Il pomeriggio si è aperto con i saluti del sindaco Lucio Pizzi e della direttrice dell’Ente Marina Feroggio, per poi lasciare spazio agli interventi dei relatori coordinati da Maurizio De Paoli, rappresentante della città di Domodossola nel consiglio dell’Ente.
Il tema del riconoscimento UNESCO come opportunità ma anche come responsabilità è stato al centro della riflessione di Paolo Mira, direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Novara. A seguire, il contributo del sottosegretario regionale Alberto Preioni, che ha sottolineato l’importanza di un lavoro condiviso tra istituzioni locali e regionali.
Ampio spazio è stato dato al ruolo dell’Ente di Gestione nella conservazione e nella valorizzazione dei Sacri Monti, illustrato da Francesca Giordano, e al legame con l’ispirazione francescana, raccontato da fra’ Maggiorino Stoppa, custode del convento del Monte Mesma.
Il valore storico e culturale del Sacro Monte Calvario è stato messo in luce dagli interventi dello storico Enrico Rizzi, che ha ricordato la figura di Stockalper, del responsabile dell’Ente Antonio Aschieri, che ha illustrato la gestione forestale e paesaggistica, e di don Davide Busoni, rettore del Calvario domese, che ha riflettuto sull’importanza religiosa del sito nella tradizione rosminiana.
A chiudere l’incontro, l’intervento di Antonio Pagani, vicepresidente del Consorzio volontario per il restauro delle cappelle, che ha ricordato il ruolo fondamentale della comunità locale nella salvaguardia e nella rinascita del Sacro Monte.
Il convegno ha offerto così uno sguardo corale su un patrimonio che appartiene al territorio ma che ha respiro internazionale, intrecciando fede, storia, arte e natura.