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Territorio | 21 settembre 2025, 19:01

A Lara e Silvia Pennati il premio ''Resistenza casearia'' a Cheese 2025 VIDEO

Le parole delle formazzine sul palco di Bra: ''Il latte crudo è sano e ci siamo cresciuti da millenni. Crediamo nel nostro lavoro e andiamo avanti''

A Lara e Silvia Pennati il premio ''Resistenza casearia'' a  Cheese 2025 VIDEO

‘’Le giovani sorelle Lara e Silvia Pennati vivono a Formazza, il comune più a nord del Piemonte. Allevano 60 vacche Brune Alpine a 1300 metri di altitudine. Hanno una stalla modernissima, con robot e sensori che controllano costantemente la qualità del latte. Ma la maggior parte del tempo lo trascorrono al pascolo: si prendono cura di quasi cento ettari fra prati stabili e pascoli. Senza di loro queste terre sarebbero abbandonate. Producono eccellenti formaggi a latte crudo, come il Formazza, e poi una ricotta salata grande quanto un’anguria, la tradizionale mascherpa. Siamo orgogliosi che siano entrate nel Presidio Slow Food dei prati stabili e dei pascoli’’.

Questa la motivazione che ha visto premiate le sorelle formazzine Lara e Silvia Pennati, che a circa 1300 metri allevano una sessantina di vacche di razza Bruna Alpina, producono formaggi, gestiscono circa cento ettari di prati e pascoli e fanno fieno. In una parola, si prendono cura di un territorio fragile, come molte delle aree interne italiane. La loro azienda, Formazza Agricola, è tra i produttori del Presidio Slow Food dei  prati stabili e pascoli e i formaggi sono prodotti rigorosamente con latte crudo.

 Una storia di passione, di tradizione e di innovazione che è stata motivo della premiazione delle sorelle Pennati all’edizione 2025 di Chesee, in corso dal 19 al 22 settembre a Bra (Cuneo), dove Slow Food, rende omaggio al formaggio ed ai prodotto caseari. E che vede la presenza di quasi 500 produttori con le loro eccellenze.

‘’Ci scalda veramente il cuore quando Slow Food e la Regione ci ascoltano – hanno detto sul palco le due sorelle – perché noi rappresentiamo tante e tante piccole realtà. Il nostro è un lavoro duro, che ci mette sempre alla prova e che a volte ci fa sembrare un po’ controcorrente,  un po’ come don  Chisciotte contro i mulini a vento, Con delle battaglie da portare avanti che mi fanno a volte pensare ad un sentiero di montagna faticoso in salita, pieno di curve e di problemi mentre in basso vedi l’autostrada che va in già e corre e ti chiedi: starò andando nella giusta direzione? Il timore è che si lavora sempre col pensiero che forse domani dovrò chiudere. So che però dobbiamo resistere ad andare avanti. Il latte crudo è sano e noi siamo tutti, da millenni, cresciuti col latte crudo e cresco i miei figli col latte crudo perché credo fortemente che il latte sia sano. Crediamoci, difendiamoci ed andiamo avanti’’.

Renato Balducci

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