È stata inaugurata oggi nel cortile del municipio di Domodossola la mostra “Soffro l’attesa”, dedicata a Licinio Oddicini, partigiano e giornalista omegnese morto a Milano il 25 aprile 1945. Redattore del giornale della giunta provvisoria di Governo dell’Ossola, Oddicini è ricordato come esempio di coraggio, impegno civile e dedizione ai valori della libertà.
L’allestimento, curato da Paola Giacoletti e Andrea Pozzetta, con la collaborazione del Museo Alfredo Di Dio di Ornavasso e della famiglia del partigiano, si sviluppa su sette pannelli formativi che combinano fotografie, documenti e racconti, ricostruendo il percorso umano e militare di Oddicini. La mostra nasce dagli scritti e dalle immagini conservati alla Casa della Resistenza ed è realizzata in occasione dell’81° anniversario della Repubblica dell’Ossola.
"Onore essere qui a ricordare questo giovane studente e partigiano – ha dichiarato il sindaco Lucio Pizzi –. La mostra non è solo un momento di memoria, ma ci invita a riflettere sul valore della libertà, un bene prezioso da difendere ogni giorno".
Oddicini, noto anche come “Livio”, fu studente universitario tra Milano, Torino e Pavia, sottotenente di complemento e partigiano. Dopo l’esperienza nella Repubblica partigiana dell’Ossola come addetto stampa al fianco di Mario Bonfantini, l’internamento in Svizzera e il carcere fascista, fu ucciso durante l’insurrezione nazionale a San Vittore. In suo onore, nel dopoguerra gli fu conferita la laurea honoris causa dall’Università di Pavia.
"Questa mostra ci ha permesso di ricostruire il percorso di Licinio Oddicini e di mettere in luce dettagli inediti della sua vita e del suo impegno civile – spiega Paola Giacoletti –. È un’occasione per conoscere la storia di un giovane che ha contribuito alla Resistenza attraverso il giornalismo e l’azione diretta".
La mostra, che ha già viaggiato tra Pavia e Omegna, sarà visitabile a Domodossola fino al 7 novembre, negli orari di apertura del Palazzo di città.