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Ossola | 01 dicembre 2025, 09:10

Al Santuario del Boden si celebra il "Giubileo dei detenuti"

Il 14 dicembre a Ornavasso una giornata promossa in collaborazione con la Caritas diocesana e la casa circondariale di Verbania

Al Santuario del Boden si celebra il "Giubileo dei detenuti"

Volge alla conclusione l’anno del Giubileo della Speranza. A livello diocesano l’appuntamento è per domenica 28 dicembre a Novara, con la solenne chiusura presieduta dal vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla. Al santuario del Boden a Ornavasso, una tra le chiese giubilari diocesane, il momento conclusivo sarà proposto, invece, domenica 14 dicembre, quando in concomitanza con tutta la Chiesa nel mondo, si celebrerà il “Giubileo dei detenuti”. La giornata in santuario vede la collaborazione con la Caritas diocesana, la casa circondariale di Verbania grazie alla grande disponibilità della direttrice Claudia Piscione, la parrocchia di San Leonardo di Pallanza, le associazioni di volontariato che operano in carcere “Camminare insieme” e “Il viaggio del prigioniero”.

Alle 15.00 sarà proposto un momento di preghiera, seguito da alcune testimonianze da parte dei detenuti della casa circondariale di Pallanza. Altro momento significativo, sarà martedì 16 dicembre, alle 20.30, all’ratorio “Don Bosco” di Pallanza quando, a conclusione del percorso giubilare promosso dalla Caritas diocesana novarese “Spazi di Speranza”, andrà in scena lo spettacolo teatrale al titolo “Umanizzare la pena”.

“Siamo ben contenti – spiega don Roberto Sogni, rettore del santuario della Madonna del Boden – di concludere con il Giubileo dei detenuti, perché sarà una giornata che ci farà respirare davvero il senso più alto di quello che significa la parola “Giubileo”. Ascolteremo e toccheremo con mano che cosa significhi davvero nella vita fare i conti con se stessi, con il debito che si ha nei confronti degli altri e di se stessi. Poter concludere con questo momento di grande grazie e speranza, impreziosisce l’anno giubilare che ha visto, settimana dopo settimana, giungere in santuario migliaia di pellegrini da ogni parte della diocesi, ma anche del resto del Piemonte e dalla vicina Lombardia. Significativo, infine, è il poterlo vivere insieme alla realtà della Caritas diocesana novarese e in comunione con le diverse realtà parrocchiali che compongono la nostra unità pastorale missionaria e la parrocchia di San Leonardo di Pallanza”.

l.b.

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