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Attualità | 14 agosto 2021, 19:05

I farmacisti contro Marchioni: "Ci vuole rispetto, noi in prima linea sopperendo alle mancanze di altri"

Enrico Luoni, presidente dell'Associazione Titolari di Farmacia delle Province di Novara e del Vco, risponde piccato dopo il polverone alzato dal sindaco di Omegna sui tamponi a prezzi calmierati

I farmacisti contro Marchioni: "Ci vuole rispetto, noi in prima linea sopperendo alle mancanze di altri"

"Le farmacie non sono botteghe, non fanno promozioni. Ci vuole un po' di rispetto se non ci conoscono le dinamiche". Le parole del sindaco di Omegna Paolo Marchioni, critico con le farmacie del Vco e del Cusio in particolare che non hanno aderito al prezzo dei tamponi calmierato, hanno provocato la reazione del presidente dell'Associazione Titolari di Farmacia delle Province di Novara e del Vco, dottor Enrico Luoni.

"In Piemonte le farmacie che fanno i tamponi sono circa il 30%: questo perchè servono dei locali idonei, un percorso per i pazienti, corsi di specializzazione per il personale. E molte di queste devono rivolgersi a dottori ed infermieri esterni, con conseguenti costi aggiuntivi. Bisogna poi considerare che in questo periodo molte farmacie sono sotto organico, visto che il personale è in ferie. Non accettiamo lezioni di morale da nessuno: in  questa pandemia la nostra categoria è sempre stata in prima linea, sopperendo anche alle mancanze di altri.  Più che preoccuparsi di criticare le farmacie, il sindaco avrebbe dovuto - così Luoni - fare un accorato appello alle persone affinchè si vaccinino. Invece promuovere i tamponi a prezzi di saldo è un errore concettuale: è un assist ai no-vax" -conclude il presidente del settore.

Daniele Piovera

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