È riuscito ad eludere i rigidissimi controlli dei body guard, con una spiegazione che li ha convinti, facendo entrare il cartello che vedete in foto Ghiffa-Brooklyn, 6.394 per vedere il re. Il re per lui, ma per tutti gli appassionati di pallacanestro sul pianeta, è Lebron James.
Mirgen Progni, giovane di Ghiffa con lo sport nel cuore, è uno che si nutre di calcio e basket. Meraviglioso piede sinistro, con cui avrebbe potuto fare molto di più ma che ogni domenica illumina il 'Curotti' di Domodossola. Ed una passione enorme per la pallacanestro: tifosissimo della Paffoni, di cui è abbonato da anni, e cultore del basket oltreoceano.
"Quando a novembre -ci racconta dalla camera dell'albergo a New York- l'agenzia Viaggi Nba, chiusa da due anni per il Covid, ha lanciato una offerta incredibile, con tre partite Nba in sei giorni nella città della Mela, ho colto l'occasione al volo. Ho prenotato e sono riuscito a gustarmi dal vivo uno spettacolo unico al mondo” spiega Mirgen.
La prima partita è stata quella tra i Knicks ed i Clippers, al Madison Square Garden. "Un'arena magica, proprio come te la immagini: sono entrato, ho chiuso gli occhi e li ho riaperti dopo due ore e mezza, quando tutto era finito. Un'emozione incredibile". Ma il bello doveva ancora venire, perché il giorno dopo c'è stato il quasi faccia a faccia con il suo eroe, il suo mito. "Sono stato al Barclays Center, per la sfida tra Brooklyn Nets e Lakers. E il re( Lebron ndr) mi è passato davanti, a cinque metri: sul parquet poi è stato irreale. A 37 anni, ha dominato in pantafole, con gesti tecnici ed atletici fuori da ogni logica: è stato incredibile". Poi l'ultima partita, sempre con i Nets protagonisti ma questa volta contro Denver. "In tre giorni ho visto quattro mvp: oltre a Lebron, Harden, Weestbrook e Jokic. Esperienza pazzesca, sempre con Ghiffa nel cuore".