I volontari Avas Ossola , dopo la ripresa del servizio nello scorso anno nelle case di riposo e a domicilio, dal mese di marzo hanno ripreso il servizio anche in ospedale a Domodossola nei reparti di medicina e ortopedia. L'annuncio è stato dato dalla presidente dell'Avas Ossola Alessandra Bergamini nel corso dell'assemblea ordinaria svoltasi giovedì a Casa Letizia.
"Finalmente i servizi che erano stati sospesi a causa del Covid sono ripresi in tutti gli ambiti in cui operiamo – dice la presidente Bergamini - seguendo però delle regole ben precise ad esempio i volontari nel reparto di medicina non possono entrare con la nostra divisa, cioè il grembiule azzurro, ma devono usare un camice usa e getta fornito dall' 'ospedale, in tutti i reparti in cui prestano servizio devono indossare la mascherina ffp2 e anche in casa di riposo devono sempre avere la mascherina ffp2".
Sempre durante l'assemblea, alla quale era presente anche l'assistente spirituale dell'Associazione Avas don Giuseppe Ottina, ci sono state alcune testimonianze di volontari. L'Avas opera oltre che in ospedale nelle case di riposo di Domodossola, Villadossola, Premosello, Vogogna e al centro di incontro di Pieve Vergonte e al domicilio sul territorio ossolano.
Nella riunione è stato poi approvato all'unanimità il bilancio del 2023, dal quale emerge un dato che dovrebbe far riflettere le istituzioni sull'importanza del volontariato. Nella voce costi e proventi figurativi, richiesta per legge, per capire se fosse un servizio a pagamento quanto costerebbe alle istituzioni, si evince che lo scorso anno i volontari l'Avas Ossola con le loro 1771 ore di lavoro, messe gratuitamente a disposizione, hanno permesso un risparmio sociale di 11 mila euro.
L'Avas è infine al lavoro per preparare il ventunesimo corso di formazione che si svolgerà nel mese di maggio. Sarà dedicato in particolare ad aspiranti volontari che vogliono dedicare un po' del loro tempo a servizio del prossimo, ma potrà servire anche a coloro che già prestano attività nell'associazione.