Torna sabato 9 agosto il Giir d’Andoss, la corsa di montagna più goliardica dell’estate ossolana. Quattro chilometri di dislivello, sudore e risate, in un trail che ha fatto della sua natura “ignorante”, come la definiscono gli stessi organizzatori, la chiave del successo.
Lo scorso anno ben 217 partecipanti si sono sfidati lungo il ripido tracciato nella frazione Andosso, sulla strada per Domobianca. A tagliare per primi il traguardo furono Thomas Floriani con il tempo di 16’52” e Corinna Vanni, con la gara chiusa in 22’30”, incoronati re e regina dell’undicesima edizione. Ma in realtà, al Giir d’Andoss si vince in tanti modi: con l’originalità del costume, con la resistenza alla fatica, o semplicemente con il sorriso stampato in faccia.
Il format non cambia: iscrizioni e consegna pettorali venerdì 8 agosto alle 18 al LuseBar e sabato dalle 16.30 in frazione Andosso; partenza alle 18.30, premiazioni dei primi cinque uomini e donne alle 19.30, e a seguire cena e festa con dj Lupo Alberto.
Nata per iniziativa della famiglia Comazzi Chiolini, oggi la corsa è organizzata da un affiatato gruppo composto da Mattia Ghelfi, Alberto Comazzini e Giacomo Chiolini, che spiegano così il segreto del successo: “La formula vincente è il binomio sport e ignoranza. Volevamo far rivivere Andosso, e da una piccola gara siamo arrivati a un evento che coinvolge famiglie, amici, bambini e atleti, tutti accomunati dalla voglia di divertirsi”.
E infatti il Giir d’Andoss non è solo per chi ama la montagna: è anche per chi ama mascherarsi da banana, correre in ciabatte, o semplicemente per chi cerca un modo diverso, e decisamente originale, di vivere lo sport. Perché come recita lo slogan della manifestazione: “Corsa non competitiva, ma se arrivi secondo non sei nessuno”.