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Antigorio | 11 novembre 2025, 10:43

A Croveo di Baceno la venticinquesima edizione di “Craf in Crof”

Il sottosegretario Preioni agli allevatori: "Non mollate, la vostra è un’attività fondamentale per il territorio"

A Croveo di Baceno la venticinquesima edizione di “Craf in Crof”

Domenica 9 novembre Croveo ha ospitato la venticinquesima edizione di “Craf in Crof”, la tradizionale mostra zootecnica dedicata all’allevamento caprino – il cui nome, in dialetto locale, significa appunto “capre a Croveo”. Una giornata di festa che, nonostante il numero ridotto di espositori rispetto al passato (solo undici, uno dei quali proveniente dalla provincia di Brescia), ha richiamato un notevole afflusso di visitatori lungo tutta la giornata.

Come da tradizione, don Andrea Bellebono ha impartito la benedizione del bestiame alla presenza del sindaco di Baceno Andrea Vicini e del sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte Alberto Preioni.
Ogni allevatore è stato premiato: i riconoscimenti 2025 sono andati a Rita Lani per il “miglior capretto” e a Christian Scaciga per la “miglior capra” e il “miglior becco”.

Nel suo intervento, il sindaco Vicini ha voluto ringraziare gli allevatori "per l’impegno costante nella manutenzione del territorio. È un’attività preziosa e fondamentale – ha sottolineato – che oggi affronta numerose difficoltà, tra cui la presenza dei grandi carnivori. Speriamo si possano trovare soluzioni concrete per tutelare chi tiene viva la montagna".

Anche il sottosegretario Preioni ha espresso vicinanza al mondo dell’allevamento: "Ringrazio gli allevatori che resistono tra mille difficoltà. In Italia ci sono oggi oltre 3.500 lupi, di cui circa 1.000 in Piemonte. È necessario un piano di contenimento, come già avviene in altri Paesi europei. Il lupo è incompatibile con l’attività di alpeggio e la sua presenza mette a rischio la sopravvivenza delle piccole aziende montane".

Preioni ha inoltre ricordato che "l’Ispra ha certificato che il lupo non è più in via di estinzione, e questo rappresenta un passo avanti verso la possibilità di interventi di controllo. Dobbiamo tutelare i nostri allevatori, custodi di un modello di allevamento sostenibile, non intensivo, legato a un rapporto profondo tra uomo e animale. Non mollate – ha concluso –: insieme possiamo preservare il valore e la qualità delle nostre valli".

Accanto all’esposizione di capi e prodotti agricoli, la giornata ha visto la presenza di stand con formaggi, salumi e articoli artigianali, tra cui selle e campanacci.
La cucina del tendone ha offerto un menù tipico con polenta, salamelle, trippa e dolci, mentre al ristorante Cistella gli chef hanno proposto un ricco pranzo a base di specialità locali, dal risotto ai funghi ai tortelli di zucca con ricotta caprina, fino alla capra bollita con le salse e alla torta di mele con gelato.

Redazione

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