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Attualità | 01 ottobre 2024, 09:33

Cappucina, Gandolfi replica a Pizzi: "Prendiamo atto del suo disinteresse"

La consigliera della Lega: "Davvero non si coglie come questa vicenda venga vissuta drammaticamente da un’intera comunità?"

Cappucina, Gandolfi replica a Pizzi: "Prendiamo atto del suo disinteresse"

Maria Elena Gandolfi, consigliera della Lega di Domodossola, replica alle parole del sindaco Lucio Pizzi in merito alla mozione – proposta dalla stessa Gandolfi e da Angelo Tandurella di Fratelli d’Italia – sul tema “Cessazione della presenza dei frati cappuccini e futuro delle opere”. Sulla vicenda si è a lungo discusso durante l’ultimo consiglio comunale, ma al termine la mozione è stata respinta. Di seguito le parole della consigliera in risposta al primo cittadino:

“Caro sindaco Pizzi, la sua lunga risposta in consiglio comunale alla mozione “Cessazione della presenza dei frati cappuccini e futuro delle opere” non lascia spazio a dubbi: è evidente che lei abbia una certa predilezione per la retorica giuridica e morale. Tuttavia, dietro il suo discorso ben confezionato, sfugge una realtà ben più concreta, fatta non solo di concordati Stato/Chiesa, ma di anni di sacrifici, sudore e partecipazione collettiva.

Lei ha ragione, le donazioni sono atti di pura generosità. Ma ci permetta di farle notare che questa generosità, spesso accompagnata da mani callose e schiene piegate dal lavoro, ha portato alla costruzione di opere che oggi sembrano destinate a diventare un capitolo chiuso della storia della nostra comunità. Pensiamo ai frontalieri che dopo una giornata di fatica tornavano a casa, si rimettevano la tuta e andavano a fare la malta per costruire l’asilo per i bambini. Davvero non si coglie come questa vicenda venga vissuta drammaticamente da un’intera comunità?

Comprendiamo che lei preferisca non raccogliere facili consensi, come ci tiene sempre a ricordare - lo abbiamo capito anche dall’apparentamento per le elezioni provinciali addirittura col Pd (!), come dire, lontano dai partiti ma vicino alle poltrone - ma ci domandiamo, allora, perché non considerare l’ipotesi che a volte, caro sindaco, non sia solo questione di consenso elettorale, ma di ascolto. Non di una sola voce, ma di 3500 firme, 3500 persone che, come lei ha amato sottolineare per voce d’altri, forse non vivono tutte nel quartiere Cappuccina, ma che evidentemente sentono comunque forte il richiamo di quella comunità.

Le donazioni fatte non conferiscono diritti di proprietà, vero. Però mi permetta di insinuarle un piccolo dubbio: non sarà forse che dietro la richiesta di informazioni dei parrocchiani non ci sia solo il desiderio di “toccare con mano” quei beni materiali, ma una più profonda esigenza di mantenere intatto lo spirito di coesione che queste opere rappresentano, dove si svolgono attività di carattere sociale ed educativo? Come può essere offensivo chiedere di sapere cosa ne sarà di Casa Letizia, del teatro, del "Treno dei Bimbi", della radio, delle strutture sportive e delle persone che se ne occupano?

Dispiace che sia stato tirato in mezzo il parroco di Domodossola, a cui, privatamente pochi giorni fa e pubblicamente in consiglio comunale, ho espresso la stima che provavo per lui e come lo ritenessi assolutamente vittima, come la città intera, di una situazione.

La verità, caro sindaco, è che non si tratta di raccattare consenso elettorale (come se fosse – finalmente! - il 2027), si tratta di prendersi cura di una comunità che, per quasi cento anni, ha contribuito a creare un piccolo mondo fatto di valori, di partecipazione, di lavoro e di speranza. E no, non ci sembra così fuori luogo chiedere che questo consiglio si ponesse il problema di preservare questo patrimonio, fisico e morale, invece di ridurlo a una questione di “proprietà privata” e “crisi delle vocazioni”. In fondo, sindaco, non le sembra ironico che proprio lei, così attento a non interferire, stia mettendo in scena un’ottima interpretazione di colui che, con una mano sulla Costituzione e l’altra sul Concordato, guarda dall’alto un intero quartiere, come se fosse solo un dettaglio amministrativo?

Non ci vogliamo soffermare sulle provocazioni gratuite di chi sa argomentare ma non ha argomenti, o non vuole confrontarsi, lo abbiamo capito: l’amministrazione di Domodossola, che ha dichiarato di essere al corrente della situazione da un anno, non è interessata all’argomento. Ne prendiamo tutti atto”.

l.b.

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